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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via dell’Arco di Parma (R. V – Ponte) (da via  di  Tor  di  Nona  a  piazza Lancellotti)

"Evvi in questo luogo un arco chiuso da cancello [1] per cui gettansi le immondizie nel Tevere; perché poi dicasi di Parma si può dedurlo dall’avervi abitato il duca di Parma, che, secondo un antichissimo “manuscritto” aveva il suo palazzo in questo luogo, e chiamavasi fin d’allora la piazza del duca di Parma”.

Monsignor Vincenzo Tizzani (1809-1892), racconta, nel suo diario, che nella notte del 10 maggio 1830, vicino all’Arco di Parma una giovane donna di 17 anni, velletrana e forse donna di facili costumi, venne sequestrata da 12 giovinotti, che, imbarcatala sul fiume Tevere, volevano abusare di lei e poi gettarla nel fiume. La donna si mise a far voci, cercando di attirare l’attenzione di qualcuno. Ed ecco i gendarmi giungere e, non potendo raggiungere la barca, già in mezzo al fiume, tirarono due “archibusate” per intimare l’alt! Alcuni degli aggressori fuggirono, due rimasero feriti e 5 furono arrestati. La donna fu trovata ferita con un sasso appeso al collo, pronta per essere buttata nel Tevere.

Al n°14, casa sec.XV.

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[1]         L’arco fu demolito per la costruzione degli argini del Tevere.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Via dell´Arco di Parma

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